C’è un giorno da cui inizia tutta la storia dell’Italia unita. 24 ore in cui le speranze accumulate e cresciute nel corso di decenni si sono condensate fino a dare origine alla scintilla che ha prodotto un fuoco inarrestabile. Quella giornata è l’11 maggio 1860, il luogo è Marsala, il protagonista è Garibaldi.
Il sole splendeva sincero l’11 maggio 1860 sulle poche barche di pescatori nel porto di Marsala e sulle due navi di Sua Maestà britannica che servivano d’appoggio alle industrie che fabbricavano il famoso liquore della città . Nessuno, svegliandosi quella mattina a Marsala, avrebbe immaginato di essere alla vigilia di una ‘giornata particolare’, nemmeno quelli – per la verità assai pochi – che avevano sentito sussurrare di uno sbarco di banditi, cioè di gente che parlava di libertà e di unità dell’Italia. Ma ora qualcuno giurava che alla testa di quelli che sarebbero venuti dal mare c’era addirittura Garibaldi, un dettaglio che entusiasmava o atterriva, ma che aiutava a rendere ancor meno credibile la notizia. Tutto cambiò in poche ore con lo sbarco dei Mille. Dietro le mura della loro cittadina, gli abitanti di Marsala furono i primi spettatori di quella ‘avventurosa impresa’ che in meno di sei mesi avrebbe rivoluzionato la mappa della penisola