FUTURISMO
20 febbraio 1909, Marinetti pubblica sul quotidiano francese “Le Figaro” il Manifesto del futurismo. È l’atto di nascita di un movimento che nel giro di pochi anni cambia radicalmente l’arte italiana ed internazionale. Nel 1918, mentre la grande guerra è ancora in corso, esce il Manifesto del partito politico futurista. È il tentativo per Marinetti e soci di fare un salto di qualità e di portare anche nella politica italiana i principi rivoluzionari del movimento. Un rapporto, quello tra futurismo e politica, analizzato dallo storico Francesco Perfetti con Paolo Mieli e tre giovani storici nel nuovo appuntamento con “Passato e presente”. Ma dopo la sconfitta alle elezioni del ’19, in cui i futuristi si presentano assieme ai fascisti, il futurismo torna a occuparsi esclusivamente di arte. Dieci anni dopo il suo fondatore sarà nominato membro dell’Accademia d’Italia, voluto da Mussolini.