EPICA SCENEGGIATURA DI UN MONDO TARDO MEDIEVALE, DOVE I PICCOLI ESERCITI MERCENARI DETTANO LEGGE SUI CAMPI DI BATTAGLIA.
La storia di un personaggio leggendario ceco del XIV secolo: il signore della guerra Jan Zizka, che sconfisse gli eserciti dell'Ordine Teutonico e del Sacro Romano Impero.
IL FILM racconta la storia del cavaliere, mercenario e futuro leader dell'esercito ussita Jan Žižka, che nel XIV secolo si oppose ai fini espansionistici del Re Enrico III di Rosenberg, lottando e sconfiggendo gli eserciti dell'Ordine Teutonico e del Sacro Romano Impero. Il Re di Boemia Wenceslas IV vede il suo regno andare in pezzi sotto la guida del potente nobile Rosenberg , che detiene il vero comando del Paese. Per fare in modo che Rosenberg aiuti Wenceslas ad essere incoronato imperatore del Sacro Romano Impero, Lord Boresh propone di rapire la fidanzata del nobile, Katherine (Sophie Lowe). La missione viene affidata al cavaliere mercenario Jan Žižka, che si ritroverà contro non solo Rosenberg, ma anche il fratello di Wenceslas, il potente Re Sigismund, che per riavere Katherine invierà contro Žižka un gruppo di soldati guidati niente meno che dal mentore di Jan, Torak.
Durante un tour in Praga avrete certamente sentito parlare di Jan Hus, leader spirituale del movimento hussita, onnipresente in Repubblica Ceca. C’è però un personaggio altrettanto legato alla coscienza nazionale ceca, di cui parliamo meno spesso: Jan Žižka da Trocnov, prode guerriero e generale dell’esercito hussita, di cui un monumento equestre in Praga.
I documenti legali a partire dal 1378 menzionano Jan Žižka da Trocnov, suggerendo che il soprannome Žižka significhi “monocolo”, avendo egli perso un occhio. Il nome di Žižka divenne celebre durante la prima guerra hussita, che ebbe inizio nel 1419 con la prima defenestrazione di Praga, quando manifestanti hussiti gettarono alcuni membri del consiglio della città dalle finestre del municipio della Città Nuova (Novoměstská radnice). Ciò portò al conflitto armato in cui Žižka avrebbe guadagnato la sua fama. Jan Žižka trovò nuovi modi per sconfiggere forze numericamente superiori alle sue; egli è considerato tra i più grandi innovatori militari e condottieri di tutti i tempi. Fu pragmatico nello sviluppare la propria strategia militare: il suo esercito era composto da agricoltori e contadini, e, mancando sia i fondi che le attrezzature per trasformare questi uomini in soldati classici, con spada, cavallo ed armatura, egli utilizzò le loro competenze di agricoltori per aumentare il loro valore militare, adattando gli strumenti dell’agricoltura a strumenti di guerra come la frusta per grano che fu trasformata in mazzafrusto. Morto di peste nel 1424, Žižka è stato uno dei pochi comandanti nella storia a non aver mai perso una battaglia.
Secondo la leggenda dopo la sua morte I soldati hussiti, rispettando la volontà stessa di Žižka, scuoiarono il suo corpo per costruire un tamburo che li incitasse in tutte le battaglie successive.