Seconda guerra mondiale: sulla sacra isola dalle spiagge nere, i soldati nipponici combattono strenuamente. L’ex fornaio Saigo, l’allievo poliziotto idealista Shimuzu, il barone Ishi - campione olimpico di equitazione - e tutti gli altri sono sotto il comando del generale Tadamichi Kuribayashi, uomo di grande cultura che ha vissuto a lungo negli Stati Uniti.

Lettere da Iwo Jima è un film del 2006 diretto da Clint Eastwood. Nel 1944 lo scontro tra Giappone e America si fa sempre più decisivo per i paesi coinvolti nella Seconda Guerra mondiale. Dopo aver perso porzioni di territorio nel sud del Pacifico, il governo giapponese incarica il generale Tadamichi Kuribayashi di difendere l’avamposto sull’isola di Iwo Jima. Al generale viene affidato un manipolo di soldati, per lo più inesperti e costretti all’arruolamento forzato. Tra essi ci sono il panettiere Saigo e il fedele amico Kashiwara

Persuaso dalle lamentele dei due soldati, il generale ordina di abbandonare gli scavi delle trincee per dedicarsi alla creazione di una rete sotterranea, ricavata dalle numerose grotte disseminate sull’isola, che possa collegare segretamente tutti gli avamposti di Iwo Jima. Il generale, dunque, sceglie di fortificare le retrovie concentrando le operazioni militari sul monte Suribachi.

Mentre Saigo viene assegnato all’operazione, lo sfortunato Kashiwara sarà infettato da un’epidemia che lo condurrà alla morte. Nel frattempo, dopo aver subito ulteriori sconfitte, il governo giapponese acconsente a rinforzare l’esercito di Kuribayashi inviando un numero esiguo di soldati. Tra i nuovi arrivati c’è il criptico Shimizu, ex membro della polizia militare che nasconde un segreto inaspettato. Il 19 febbraio 1945 gli americani raggiungono Iwo Jima. I giapponesi affrontano gli invasori con grande coraggio, commettendo seppuku pur di non arrendersi al loro nemico e sfoderando portentose tecniche banzai, che destabilizzano i rivali. Ma l’esercito nemico può contare su un grande numero di soldati che, infaticabili, non hanno intenzione di battere in ritirata…

Temi su cui riflettere:
IL MILITARE COME CARNE DA MACELLO

LA BRUTALITA' DELLA GUERRA  VISSUTA DAI GIAPPONESI COME SACRIFICIO ESTREMO DELLA PROPRIA VITA, SENZA ARRENDERSI MAI.

IL FANATISMO RELIGIOSO-MILITARE DEL SOLDATO GIAPPONESE.