IL   FILM   CI   OFFRE:


- UNA IMMAGHINE VERITIERA DEL FALSO MONACO RASPUTIN: CARATTERE IMPERATIVO CON I PROPRI  CONOSCENTI, MA SERVILE VERSO I POTENTI.   UN UOMO INSOMMA, MANIPOLATORE E PROFONDO CONOSCITORE DEL LATO OSCURO DELL'ANIMO UMANO.


-  UNA IMMAGINE DEL DISPREZZO CHE LA RUSSIA ZARISTA AVEVA PER I CONTADINI.


-  LA OSSESSIONE DI RASPUTIN PER  UNA VITA  FATTA DI  ESPERIENZE ESTREME, CONDITE DI TANTA SESSUALITA' PROMISCUA.

INSOMMA UN CAPOLAVORO, NONOSTANTE NOVANT'ANNI DI ETA', DI QUESTA PELLICOLA BIOGRAFICA.  

 

    - RASPUTIN -
Il film del 1938 del regista francese
 Marcel l'Herbier
Rasputin, contadino analfabeta ma profondamente mistico e dotato di carisma e magnetismo straordinari, fu per la coppia imperiale russa, devastata dall'emofilia dello Zarevic e sorda alle esigenze che minacciavano il trono, un ricorso disperato per salvare l'uno e l'altro.
Ma l'odio presso la Corte imperiale, suscitato da questo mujik ( contadino in Russo ) provocò in parte il crollo della Russia imperiale durante la Rivoluzione bolscevica.
Basato sul romanzo di Alfred Neumann, quando L'Herbier girò La tragedia imperiale, l'assassino di Rasputin viveva ancora a Parigi. La storia di questo mujik era già stata raccontata due volte sullo schermo. Ma ciò che convince L'Herbier a riprenderlo è il ritratto tracciato da Alfred Neumann di questo enigmatico personaggio: lo dipinge come un imbroglione, certo, ma soprattutto un grande conoscitore dell'animo umano.


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