ANNO 1518.

IL giovane  Zampa di Giaguaro vive  in modo primordiale, va a caccia, si diverte coi suoi amici, ha una moglie incinta e un bambino. purtroppo, il suo villaggio viene assalito da un gruppo di guerrieri Aztechi, in cerca di uomini per i loro sacrifici umani.  Insieme ad altri, Zampa di Giaguaro, che riesce a nascondere la famiglia in una grotta sotterranea, viene portato in un  lontano luogo di templi aztechi dove dovrebbe essere sacrificato al Dio del sole. Riesce, comunque, a fuggire, anche se inseguito da guerrieri nemici. Li uccide uno a uno, torna al suo villaggio, salva miracolosamente la famiglia, e dall'alto di una collina vede due galeoni spagnoli  nella baia oltre ad alcune barche che si stanno avvicinando alla spiaggia, che portano uomini con armi, insegne e croci.  Jaguaro e la famiglia si rintanano nel cuore della foresta per scelta e per paura, non sbagliata, di essere alla vigilia di una invasione.

  1. La tesi del film è annunciata da una frase dello storico-scrittore Will Durant: una grande civiltà non viene conquistata fino a quando non si distrugge da sola dal di dentro. Così, quando nel 1518, gli spagnoli "conquistadores" sbarcarono per la prima volta su una spiaggia dello Yucatàn, per portare la nuova civiltà, Gli Aztechi avevano già compiuto buona parte del lavoro ed erano, diciamo così, predisposti. Gibson, il regista, creativo in modo allarmante, e anche furbo, corregge dunque la tesi del paradiso naturalistico: in quel tempo l'Europa aveva il Rinascimento, i codici civili e la polvere da sparo, gli Aztechi  "indietro" millenni rispetto a quei parametri, e al riparo da quel tipo di civiltà, non erano poi così felici. Eppoi, i Conquistadores avevano le armi battereologiche con se, che stermineranno il 90% della popolazione indigena: il raffreddore ed il vaiolo. Il vaiolo, in particolare, sconosciuto nel nuovo mondo, sarà il segno della fine anche del credo religioso nei pochi sopravvissuti: la religione cattolica prenderà il sopravvento grazie al terrore che tali malattie avevano seminato.